Essere papà oggi: riflessioni dall’evento “Papà ha bruciato i biscotti” a Lucca
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Sabato scorso, nella splendida cornice di Sala Tobino a Palazzo Ducale a Lucca, si è svolto l’incontro “Essere Papà – l’esperienza della paternità tra luci e ombre del nostro tempo”, organizzato dal Consultorio della Piana di Lucca insieme alla Provincia di Lucca, alla Fondazione per la Coesione Sociale e all’associazione Maschile Plurale.
Ho avuto il piacere di moderare l’evento, che ha visto una partecipazione davvero ampia e variegata: professionisti del territorio, operatori sanitari, papà curiosi e anche una classe di studenti di quinta superiore, attivi e molto partecipi nel dialogo finale.
Il docufilm che parla dei padri (finalmente)
Dopo i saluti istituzionali, abbiamo assistito alla proiezione del docufilm
“Papà ha bruciato i biscotti”, introdotto direttamente dal suo autore, il giornalista e regista Jeffrey Zani.
Il film porta sullo schermo un tema poco discusso ma molto presente nella vita di tanti uomini: le difficoltà emotive e psicologiche che possono emergere con la nascita di un figlio.
Tra amore, paura, aspettative e senso di inadeguatezza, Zani raccoglie storie di padri reali, mettendo in luce sofferenze spesso nascoste dietro il ruolo sociale del “papà forte che non deve chiedere mai”.
Il contributo scientifico del Prof. Franco Baldoni
A seguire è intervenuto Franco Baldoni, psicoterapeuta, professore e tra i maggiori esperti italiani del Disturbo Affettivo Perinatale Paterno (DAP-P).
Ha sottolineato come:
- fino al 10% dei papà possa sperimentare ansia, depressione, irritabilità, malesseri somatici, desiderio di fuga, aumento delle dipendenze nel periodo perinatale, cioè appena prima e dopo al parto
- questo disagio paterno spesso rimane invisibile
- questo disagio può comportare impatti negativi anche sulla coppia, sul nascituro, sulla donna
- la prevenzione si basa soprattutto su informazione, ascolto e sostegno
Cambiamento di ritmi, senso di responsabilità, timore di non essere all’altezza: sono fatiche vere, che meritano spazio e comprensione.
Trasformare il tabù in dialogo
Il confronto finale con il pubblico è stato ricco, aperto, a tratti emozionante.
Molti hanno raccontato dubbi e vissuti personali, ringraziando per aver dato voce anche ai padri.

Perché prendersi cura della salute mentale paterna significa prendersi cura dell’intera famiglia.
Ed è un passo fondamentale per una genitorialità condivisa, più paritaria e più consapevole.
Continuiamo a parlarne
Nel lavoro clinico e nei progetti dedicati alla genitorialità, vedo ogni giorno quanto i padri abbiano bisogno — e diritto — di essere ascoltati.
Sostenere la paternità non significa aiutare solo un individuo, ma rafforzare l’intero sistema famiglia.
Se sei un papà e senti che qualcosa sta cambiando dentro di te — più fatica, più preoccupazioni, più solitudini — sappi che non sei il solo e che chiedere supporto è un gesto di cura verso te stesso e verso chi ami.
In questo senso, il Consultorio della Piana di Lucca offre un servizio gratuito di consulenza e supporto.
Per approfondire i servizi psicologici che io offro anche in altri ambiti:
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