Rabbia e gelosia nelle relazioni: cosa si nasconde dietro le scenate?
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Può capitare che persone (più facilmente uomini) apparentemente tranquille, educate e rispettose, si trasformino all’improvviso davanti al propri@ compagn@: una parola di troppo, un messaggio sul telefono, uno sguardo percepito come ambiguo o semplicemente la percezione di non sentirsi abbastanza considerat@ e... scatta la scenata di gelosia o l’esplosione di rabbia.
Questi episodi, che spesso sorprendono per intensità e contrasto con l’immagine abituale della persona, non sono semplici “sfoghi di carattere”, ma hanno radici psicologiche più profonde.
Da dove nascono queste reazioni?
Molte volte, queste dinamiche affondano le loro origini in modelli operativi interiorizzati (J. Bowlby), cioè schemi relazionali che ognuno di noi costruisce fin dall’infanzia e che guidano il modo in cui percepiamo e interpretiamo i legami affettivi.
Chi ha vissuto insicurezze, esperienze di rifiuto o relazioni caratterizzate da ambivalenza può sviluppare un timore costante di perdere l’altro, che si traduce in controllo, gelosia, rabbia improvvisa.
In altri casi, la scenata può diventare parte di un gioco psicologico (E. Berne): un copione relazionale che si ripete inconsapevolmente, dove entrambi i partner si trovano a recitare ruoli complementari – ad esempio il “persecutore” e la “vittima”.
Non solo lui, ma anche lei*
Spesso si tende a pensare che la responsabilità ricada tutta su chi esplode. E intendiamoci, chi agisce violenza, anche solo verbale, ha sempre la responsabilità di questa scelta. Ma è utile considerare che nelle relazioni di coppia le dinamiche sono quasi sempre co-costruite.
Se una donna si ritrova frequentemente accanto a uomini che si comportano così, non è certo “colpa sua”, ma è possibile che anche lei stia recitando una parte complementare in questi schemi relazionali, forse appresa anch’essa in passato.
Rendersene conto può essere il primo passo per non restare intrappolati in circoli viziosi che portano dolore, sfiducia e conflitto.
Perché, in ogni caso, parlarne con uno psicologo?
Comprendere queste dinamiche da soli è molto difficile, perché fanno parte di schemi profondamente radicati. Uno psicologo può aiutare a:
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riconoscere i modelli ripetitivi che alimentano rabbia e gelosia;
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dare un nome alle emozioni, distinguendo ciò che appartiene al presente da ciò che appartiene al passato;
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apprendere strategie nuove per comunicare e gestire i conflitti in modo costruttivo;
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uscire dai giochi psicologici, aprendo lo spazio a relazioni più sane ed equilibrate.
La rabbia e la gelosia possono finire per distruggere un rapporto: tuttavia, li possiamo cogliere come segnali utili, campanelli d’allarme che invitano a guardare dentro di sé e, se necessario, a chiedere aiuto.
👉 Se senti che queste dinamiche ti riguardano – come partner che esplode o come compagn@ che le subisce – parlarne con uno psicologo può fare la differenza.
Mi chiamo Alessio Innocenti, sono psicologo a Lucca e offro anche colloqui online.
📩 Se vuoi approfondire, puoi scrivermi o prenotare un appuntamento direttamente dal mio sito: https://alessioinnocentipsicologo.it/products/incontro-percorso
Bibliografia utile
Bowlby, J. (1996). Una base sicura: Applicazioni cliniche della teoria dell’attaccamento (M. Magnino, Trad.). Cortina. (Opera originale pubblicata nel 1988)
Berne, E. (2013). A che gioco giochiamo? Bompiani. (Opera originale pubblicata nel 1964)
* Questo tipo di dinamica riguarda molto più spesso un uomo nella parte di chi esplode e il suo compagno/compagna nel ruolo di chi subisce tali esplosioni.