La sofferenza psicologica è una cosa seria

La sofferenza psicologica è una cosa seria

Chi ha vissuto in prima persona una sofferenza psicologica – o ha visto una persona cara attraversarla – sa bene che non si tratta di una semplice tristezza o di una crisi passeggera. La sofferenza psicologica, parlo per esempio di ansia, depressione, disturbi alimentari, disturbi della personalità o disturbi correlati all'uso di sostanze, è una condizione clinica complessa, non uno stato d’animo da superare con un po’ di buona volontà.

Cosa succede nel cervello di chi è depresso?

Prendiamo come esempio una della condizioni più gravi e sottovalutate (da chi non la conosce) per provare a spiegare quanto il disagio psicologico sia correlato al nostro corpo. Nel cervello di una persona che soffre di depressione, si osservano spesso processi infiammatori cronici che colpiscono aree chiave come l’ippocampo e la corteccia prefrontale. L’infiammazione altera il funzionamento dei neurotrasmettitori, cioè quelle sostanze chimiche che regolano il nostro umore. Col tempo, questo squilibrio può portare addirittura all’atrofia di alcune strutture cerebrali, riducendo la capacità di provare piacere, di motivarsi e di restare mentalmente lucidi.

Ciò che osserviamo dall’esterno – apatia, isolamento, irritabilità – è solo la superficie di un processo neurobiologico profondo. Non è svogliatezza. Non è mancanza di amor proprio. È disagio mentale autentico, spesso invisibile e sottovalutato.

Curare non è semplice. Ma è possibile.

Proprio perché si tratta di una condizione complessa, il percorso di cura psicologica richiede tempo, pazienza e competenze specifiche. Come per molte altre malattie, a volte sono necessari dei farmaci, che vanno utilizzati con cautela (sarebbe bene li prescrivesse uno psichiatra piuttosto che il medico di base), ma che possono essere fondamentali per ripristinare un equilibrio fisiologico compromesso.

Ancora più centrale è il percorso terapeutico, che mira a riconoscere, accogliere ed elaborare esperienze e dinamiche patogene. Questo lavoro consente di costruire, nel tempo, nuove connessioni neurali (sinapsi sane) e schemi relazionali più funzionali.

Non esistono però garanzie. Non esistono soluzioni immediate.

Diffida da chi promette miracoli

Proprio per tutelare le persone in difficoltà, l’Ordine degli Psicologi è molto rigido su ciò che può essere comunicato: uno psicologo serio non promette cure miracolose, né propone interventi “risolutivi al 100%”. Chi lo fa – come certi pseudo-terapeuti o coach improvvisati – viola il codice deontologico e sfrutta la disperazione delle persone per vendere illusioni.

Un corso che ti promette di "curare l'ansia in 4 incontri", un video che assicura “la tecnica infallibile per superare la depressione” o un tutorial per farsi la psicoterapia da soli sono, nella migliore delle ipotesi, banalizzazioni. Nella peggiore, vere e proprie truffe.

In conclusione

Nella cura della sofferenza psicologica esistono solo percorsi seri, complessi, graduali ed a volte persino frustranti. Non esistono scorciatoie. E il primo passo è proprio questo: imparare a diffidare dagli "apprendisti stregoni" che le promettono.

Sono Alessio Innocenti, psicologo. So quanto possa essere dura attraversare certe stagioni della vita. Ma so anche che, con il giusto accompagnamento, è possibile ritrovare senso, forza e direzione. Non offro soluzioni rapide, ma ascolto, esperienza e un cammino da costruire insieme.
Se senti che è il momento di prenderti cura di ciò che stai vivendo, possiamo iniziare da un primo incontro:
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