NEET: Rischi psicologici e strategie di intervento per giovani disoccupati
Il fenomeno dei NEET (Not in Education, Employment, or Training) rappresenta una sfida crescente nelle società moderne. I NEET sono giovani tra i 15 e i 29 anni che al termine del percorso scolastico, non sono impegnati né in un percorso educativo, né lavorativo, né di formazione professionale. In Italia, al 2023, questa condizione riguarda un numero impressionante di giovani, circa il 17% del totale e questa percentuale è la seconda più alta d’Europa (il triste primato spetta alla Romania).
Questi numeri evidenziano che tale status non solo ha un impatto negativo sull’individuo, ma anche sulla società in termini di perdita di capitale umano e costi economici e sociali.
Cause del fenomeno NEET
Diversi studi hanno verificato come lo status di NEET derivi da una complessa interazione di fattori istituzionali, strutturali e individuali. Tra questi si possono annoverare difficoltà scolastiche, mancanza di opportunità lavorative adeguate, problemi economici familiari, problematiche sociali o psicologiche, spesso in combinazione tra loro. La politica, sia a livello comunitario che nazionale, (vedi il “bonus NEET” al link al Decreto Legge n 48 del 4 maggio 2023 recante misure urgenti per l’inclusione sociale) si sta adoperando con alterne fortune nel contrastare questo fenomeno dal punto di vista sociale; tuttavia, esiste una dimensione individuale e personale che può essere affrontata con l’aiuto di uno psicologo.
Rischi psicologici dei NEET
Da un punto di vista individuale, queste persone vanno incontro a diversi rischi. Il permanere in una condizione di mancata occupazione le espone infatti alla perdita di interessi e obiettivi, allo stress economico derivante dalla mancanza di un reddito proprio e, vedendo frustrate le proprie aspirazioni, nel tempo possono sviluppare sentimenti di sfiducia, inadeguatezza e scarsa autostima. Tali disagi possono talvolta portare anche a ritirarsi dalla vita sociale. Questa situazione spesso riflette una sofferenza psicologica profonda e non sorprende la vulnerabilità di queste persone a disagi psicologici quali ansia, irritabilità, somatizzazioni ed episodi di depressione.
Interventi psicologici per i NEET
Le difficoltà di adattamento sociale e lavorativo dei NEET trovano spesso origine in dinamiche psicologiche personali che includono aspetti depressivi e problemi nel trovare una motivazione interna. La fascia d’età 18-29 anni, in particolare, può incontrare resistenze a diventare adulti responsabili e autonomi rispetto alla famiglia di origine. Inoltre, non va dimenticato che più tempo si trascorre in questa condizione, più la società diventa giudicante e non disposta a comprendere le cause del problema, tantomeno ad offrire un aiuto concreto.
Uno psicologo può aiutare i NEET attraverso diverse strategie:
- Assessment psicologico: Identificare le cause specifiche che hanno portato il giovane a diventare NEET e, con una diagnosi accurata, sviluppare un piano di intervento personalizzato.
- Consulenza psicologica: Lavorare su problemi emotivi e motivazionali. Spesso i NEET possono soffrire di bassa autostima, ansia o depressione. Lo psicologo può fornire supporto emotivo e strumenti per gestire queste difficoltà, promuovendo un miglioramento del benessere psicologico.
- Orientamento professionale e di studio: Aiutare i giovani a scoprire e sviluppare le proprie competenze e interessi. Attraverso tecniche di coaching e counselling, il professionista può motivare i NEET a intraprendere nuovi percorsi educativi o formativi e a entrare nel mercato del lavoro.
- Supporto alle famiglie: Lavorare con le famiglie è essenziale. Le famiglie costituiscono la prima linea del supporto per i giovani NEET, ma la gestione di queste situazioni da parte dei genitori è tutt’altro che semplice. Aiutarli nel comprendere le difficoltà dei loro figli e nel fornire un ambiente di sostegno può fare una grande differenza.
Conclusione
Il fenomeno NEET è molto diffuso e, sebbene molti giovani superino questa difficoltà da soli, le implicazioni psicologiche non devono essere sottovalutate. L’intervento psicologico può essere un elemento chiave per aiutare i NEET a uscire dalla loro condizione di inattività e a costruire un futuro più promettente e soddisfacente.
Mi chiamo Alessio Innocenti e sono uno psicologo con sede a Lucca. Offro sessioni online per clienti di tutta Italia. Se desideri maggiori informazioni o hai domande, contattami tramite email a: info@alessioinnocentipsicologo.it o con un messaggio su WhatsApp. Sarò felice di risponderti!
PS: Sull’argomento, segnalo anche questo articolo che trovate sul sito di divulgazione Geopop, secondo me fatto molto bene.