Sfatiamo vecchi pregiudizi che ostacolano il benessere psicologico
I pregiudizi nei confronti degli psicologi sono diffusi e spesso radicati nella percezione distorta delle loro competenze e ruoli nella società.
Alcune persone ritengono che solo coloro che hanno problemi mentali dovrebbero consultare gli psicologi, ignorando il fatto che possono offrire supporto anche per questioni quotidiane come lo stress, i conflitti familiari o le difficoltà relazionali. Altri possono considerarli come persone “che analizzano troppo”, temendo di essere giudicati o analizzati nel profondo.
Questi pregiudizi possono ostacolare la ricerca di aiuto e il pieno utilizzo delle risorse disponibili. Tuttavia, gli psicologi sono professionisti qualificati che offrono un ambiente sicuro e non giudicante per esplorare i problemi personali e sviluppare strategie per il benessere emotivo. Sarebbe un peccato non considerare il vantaggio del prendersi cura di sé, a causa di vecchi pregiudizi. Vediamo insieme i più diffusi e perché sono falsi miti o “leggende metropolitane”. Cominciamo con i primi 5.
1 Lo psicologo è per i matti!
E’ un falso luogo comune che lo psicologo tratti solo o principalmente i casi di disturbi gravi. In realtà, l’ambito più tipico di intervento è legato a specifiche situazioni in cui ciascuno di noi ha bisogno di supporto, oppure a quelle persone che – seppure già stiano bene – desiderano conoscersi meglio o sviluppare determinate risorse.
2 Lo psicologo è per i deboli…
In una società come la nostra, che esalta il valore dell’individualismo, colui che si rende conto di avere bisogno di aiuto, può sentirsi un debole, anziché una persona matura che sa riconoscere le proprie necessità. In realtà, a ciascuno succede di attraversare momenti di difficoltà e non sempre si è in grado di farvi fronte da soli. Chiedere un aiuto qualificato è un gesto molto più maturo che non incolpare qualcun’altro o continuare a soffrire.
3 Lo psicologo può leggermi la mente
No, diciamolo subito, lo psicologo non legge la mente. Certo, è addestrato per cogliere ed interpretare determinati segnali o indicazioni, ma la sua azione ha dei limiti ben precisi che in nessun caso può superare. E’ un professionista che insieme al suo cliente/paziente cerca di capire di cosa questi ha bisogno e – sempre insieme a lui – condivide un percorso per provare ad ottenerlo. Uno psicologo “elabora” ciò che il suo cliente gli propone ed usa solo queste informazioni per lavorare insieme a lui sui suoi obiettivi.
4 Io sono fatto così!
Proprio così! Se è vero che ciascuno di noi è fatto in un certo modo… è altrettanto vero che si può lavorare per cambiare e raggiungere il benessere psicologico. Molti pensano che certi schemi di comportamento, che guarda caso portano sempre agli stessi risultati, siano immutabili dentro di noi e che non ci sia niente da fare per cambiarli. Ho una ottima notizia per costoro. Questi schemi sono una scelta (più o meno obbligata) che abbiamo fatto molti anni fa e come tutte le scelte, può essere cambiata.
5 Nessuno può capire il mio dolore…
In effetti, ciascuno di noi prova il suo personale dolore, per i suoi personali motivi e lo vive in un modo peculiare. Ma lo psicologo è un professionista che è in grado di comprendere questo dolore o il tuo problema e di affiancarti e sostenerti mentre lo affronti.
Spero di aver contribuito a sfatare i primi 5 pregiudizi sull’azione degli psicologi, a breve vedremo gli altri 5.
Ringrazio l’Ordine degli Psicologi della Lombardia per la realizzazione delle slide.
Mi chiamo Alessio Innocenti e sono uno psicologo con sede a Lucca. Offro sessioni online per clienti di tutta Italia. Se desideri maggiori informazioni o hai domande, contattami tramite email a: info@alessioinnocentipsicologo.it o con un messaggio su WhatsApp. Sarò felice di risponderti!